“Groppo e gli Spaventapasseri” 29 Luglio 2018 VI edizione

Il 29 Luglio 2018, a Groppo, a partire dalle ore 17 si rinnova l’appuntamento con “Groppo e gli Spaventapasseri”

A partire dalle 16.30 sarà possibile percorrere un itinerario di degustazione di produzioni tipiche locali dislocate lungo il borgo di Groppo e “accompagnati” dagli spaventapasseri disposti lungo il percorso.
L’accesso al paese dal bivio sulla strada provinciale sarà consentito grazie ad un servizio gratuito di bus navetta. Il servizio sarà effettuato dalle ore 16:30 fino al termine della manifestazione, previsto indicativamente per le 21.
Il giro delle cantine sarà aperto alle ore 17, con una semplice cerimonia alla presenza delle autorità. Durante la giornata non mancheranno occasioni per conoscere le tradizioni locali e momenti di animazione.
Nelle cantine del paese, identificate da nomignoli e soprannomi in uso a Groppo in passato per identificarne i vecchi proprietari, verranno offerti i principali prodotti enogastronomici della Valle, mentre fisarmoniche e canti popolari allieteranno il percorso. Saranno presenti alcuni produttori della Comunità del Cibo Slow Food e piccoli artigiani/hobbysti locali che riproporranno gli antichi mestieri.

Nel corso del pomeriggio si potranno ascoltare suonate tradizionali della Val di Vara e Lunigiana Storica, con strumenti del tempo (ghironda, chitarra, organetto e piva). Sarà presente animazione per bambini.
Nel borgo un esperto si occuperà di illustrare alcune peculiarità che contraddistinguono il borgo, fra cui le misteriose maschere apotropaiche, poste sulle pareti delle case a protezione della famiglia e delle mura domestiche, così come lo spaventapasseri nel campo a proteggere i raccolti.

Groppo capitale degli Spaventapasseri

di Marco Magi, da LA NAZIONE

… Groppo si conferma, ancora una volta, la capitale provinciale degli spaventapasseri. Le oltre cinquecento presenze hanno dimostrato che, la ‘Festa degli Spaventapasseri’, è davvero riuscita. Bella ancor di più, perché si tratta di una scommessa basata sul volontariato, sulle poche forze della comunità di Groppo, ma anche con l’appoggio del Comune di Sesta Godano, della pro loco Sesta Godano e frazioni, del locale circolo Anspi San Siro e del Consorzio Il Cigno, nonché di alcune attività commerciali che hanno contribuito in vari modi e forme.

“‘Groppo e gli spaventapasseri’ non sarà mai un specie di carnevale estivo o una festa folcloristica – spiegano i promotori attraverso l’impegnatissimo Giorgio Antognoli -. Questi spauracchi hanno assunto il compito di guardiani del territorio per preservare le sue tradizioni, usi, riti. La sua cultura ed il senso di appartenenza. Groppo, con pochi mezzi, si sta ritagliando uno spazio significativo nel variegato universo di sagre e feste, in quanto attira quei visitatori che amano la cultura del territorio nascosta nelle sue più piccole pieghe, i prodotti tipici, il rispetto per l’ambiente”.

L’edizione 2016 del giorno dedicato a questi spauracchi, ha visto protagonisti anche altri borghi della zona, come Airola, Bergassana, Cornice e Mangia. Importante la presenza dello spaventapasseri della locale sezione Avis, nonché la ‘famiglia’ proposta dal Comune di Rocchetta di Vara. Era presente anche un ‘foresto’, quello realizzato dalla pro loco Pitelli, nel caratteristico borgo collinare del Comune della Spezia, con “Pitei ‘n cantina”.

Una particolare menzione va all’istituto comprensivo Isa 22 Val di Vara (9 Comuni, 15 plessi), che ha partecipato con il progetto ‘Custodiamo la Memoria’. Gli alunni delle primarie hanno realizzato undici spaventapasseri e raccolto una mole notevole di lavori di ricerca: una parte di essi, a scelta dei docenti, ha trovato posto in nove grandi pannelli presenti nelle nove cantine aperte per la circostanza. Presente in piazza la Comunità del Cibo Slow Food Val di Vara, ed alcune attività artigianali.

Tra l’altro gli spaventapasseri di Groppo erano stati in ‘trasferta’ allo Shopinn di Brugnato dove avevano già destato curiosità e promosso la manifestazione. Hanno preceduto la festa tre incontri sul tema ‘Il Filo delle Acque. Acqua come risorsa’ tenuto da Paola Carnevale, direttore dell’Ente parco naturale regionale Montemarcello-Magra-Vara; ‘L’alimentazione popolare tra cronaca e storia – Memorie d’acqua: i mulini della Val di Vara e viaggio nelle farine’ a cura di Emilia Petacco e Gabriella Molli; e ‘L’acqua bene prezioso o causa di alluvioni?’ tenuto dal geologo Carlo Malgarotto.

Il percorso enogastronomico si è sviluppato in nove cantine, dove sono stati degustati esclusivamente prodotti tipici della Val di Vara.

“La festa – conclude Antognoli – si svolge nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale  in quanto non è presente alcun inquinamento acustico e luminoso, con pochissima produzione di rifiuti, mentre l’utilizzo di tre navette dal bivio per Groppo e ritorno, ha assicurato il minor inquinamento atmosferico possibile”.

2018 la IV edizione "Groppo e gli Spaventapasseri"

29 Luglio

A partire dalle ore 17 si rinnova ogni anno l’appuntamento con “Groppo e gli Spaventapasseri”

Degustazione

Nelle cantine del paese, identificate da nomignoli e soprannomi in uso a Groppo in passato per identificarne i vecchi proprietari, verranno offerti i principali prodotti enogastronomici della Valle.

Musica e tradizione

Nel corso del pomeriggio si potranno ascoltare suonate tradizionali della Val di Vara e Lunigiana Storica, con strumenti del tempo (ghironda, chitarra, organetto e piva).

Per i più piccoli

Durante la giornata sarà presente animazione per bambini.

Chiunque guardi film horror sa quanto possano essere spaventosi gli spaventapasseri. Per rovescio della medaglia, a volte possono ancheessere divertenti, e decorativi, legati ad un certo stile country, o buffi come uno dei personaggi del romanzo per ragazzi Il Mago di Oz, scritto da L. Frank Baum … Anche se non sono sempre sembrati come ora, gli spaventapasseri sono in circolazione da molto tempo e sono stati usati in diversi modi da differenti culture .

Spaventapasseri nel mondo antico
Nei campi della Grecia antica venivano collocate delle statue di legno, scolpite a mano in rappresentazione di Priapo, che sebbene fosse figlio di Afrodite,  era anche orribilmente brutto, e la sua caratteristica più importante era la sua costante (ed enorme) erezione. Gli uccelli tendevano ad evitare i campi in cui risiedeva Priapo, così nel tempo da  influenza greca si diffuse anche nel territorio romano, visti i risultati gli agricoltori romani adottarono presto la stessa usanza.

Nel Giappone pre-feudale nelle risaie si usavano diversi tipi di spaventapasseri, ma il più popolare era il Kakashi. Vecchi panni sporchi e oggetti rumorosi come campane e bastoni venivano montati su un palo nel campo e poi accesi. Le fiamme (e presumibilmente l’odore) tenevano lontano gli uccelli e altri animali dalle risaie. La parola kakashi significava “qualcosa di puzzolente”.  In fine, gli agricoltori giapponesi iniziarono a creare spaventapasseri che sembravano persone con impermeabili e cappelli. A volte erano equipaggiati con armi per renderli ancora più spaventosi.

Durante il Medioevo in Gran Bretagna e in Europa, i bambini piccoli lavoravano come corvieri. Il loro compito era di correre nei campi, battendo insieme blocchi di legno, per spaventare gli uccelli che potevano mangiare il grano. Quando il periodo medievale si estinse e le popolazioni diminuirono a causa della peste, gli agricoltori scoprirono che c’era una carenza di bambini da far scorrazzare nei pressi dei campi, Così iniziarono ad  imbottire vestiti vecchi con la paglia, rifinendo con una rapa o una zucca come testa per dare sembianze umane a quelli che ben presto scoprirono essere  guardiani magnifici nel fare il  lavoro nel tenere lontani i corvi e altri uccelli dalle sementi .

Spaventapasseri nelle Americhe
Gli Spaventapasseri si trovano anche nelle culture dei nativi americani. In alcune parti di quella che ora è la Virginia e le Carolinas, prima che arrivasse l’uomo bianco, uomini adulti si sedevano su piattaforme rialzate e gridavano agli uccelli o agli animali di terra che si avvicinavano ai raccolti. Alcune tribù indigene scoprirono che i semi di mais in ammollo in una miscela di erbe velenose scoraggiavano gli uccelli. Nel sud-ovest, alcuni bambini nativi americani facevano gare per vedere chi poteva fare lo spaventapasseri più spaventoso, e la tribù Zuni usava linee di pali di cedro infilate con corde e pelli di animali per tenere lontani gli uccelli. Gli Spaventapasseri arrivarono anche in Nord America insieme alle ondate di emigranti che lasciavano l’Europa. I coloni tedeschi in Pennsylvania portarono con sé il bootzamon, o spauracchio, che faceva la guardia ai campi. A volte una controparte femminile veniva aggiunta all’estremità opposta del campo o del frutteto.

Gli spaventapasseri divennero popolari durante il periodo agricolo americano di massimo splendore, , ma dopo la seconda guerra mondiale gli agricoltori si resero conto di poter ottenere molto di più spruzzando i loro raccolti con pesticidi come il DDT. Ciò è andato avanti fino agli anni ’60, quando è stato scoperto che i pesticidi sono in realtà dannosi per l’uomo. Al giorno d’oggi, anche se non si vedono molti spaventapasseri a guardia dei campi, sono estremamente popolari come decorazioni autunnali, tanto che nei paesi più rurali, gli spaventapasseri sono ancora in uso.

La magia degli Spaventapasseri .
Oggi possiamo mettere uno spaventapasseri in giardino per proteggere i  raccolti dagli uccelli e da altre fastidiose creature, e noi consigliamo questa meravigliosa ricetta magica:  posiziona uno Spaventapasseri sulla veranda o sul bordo della proprietà per tenere lontani gli intrusi, non dimenticarti di mettere una pietra protettiva, come l’ematite, all’interno del suo corpo e poi, durante la fase di imbottitura usa erbe protettive come la violetta, il cardo, il caprifoglio o il finocchio, adesso avrai uno Spaventapasseri Doc come guardiano del tuo raccolto .

Un pò di storia